- Authors:
-
Rodriguez Rodriguez, Andrea del Pilar
- Title:
-
Event-related potentials and pathology in rodent models of Alzheimer's disease and Absence Epilepsy
- Year:
-
2016
- Type of item:
-
Doctoral Thesis
- Language:
-
Inglese
- Keyword:
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Auditory event-related potentials, event-related oscillations, electrical evoked potentials, Alzheimer's Disease, Absence Epilepsy, rodent models
- Abstract (italian):
- L'elettroencefalografia (EEG), ed in particolare lo studio dei potenziali e delle oscillazioni correlate ad eventi (ERPs e EROs, dall'inglese event-related potentials, event-related oscillations), costituisce uno strumento ampiamente utilizzato sia in clinica, sia nel campo della ricerca preclinica, dei disordini cerebrali, grazie anche a sui bassi costi e la non invasività. L'attività elettrica cerebrale dell'uomo e dei roditori sono accumunate da diverse caratteristiche; ciò ha reso tali tecniche di particolare interesse anche dal punto di vista traslazionale. In questa tesi di dottorato sono state effettuate registrazioni encefalografiche in topi “wild-type”, in modelli sperimentali di topi transgenici della malattia di Alzheimer, in modelli sperimentali di ratto della epilessia tipo assenza giovanile (absence epilepsy) e in topi spontaneamente affetti da epilessia legata al sonno.1) Lo studio dei potenziali correlati ad eventi sonori (AERPs, dall'inglese auditory event-related potentials) e delle EROs in risposta a diversi tipi di manipolazioni durante un paradigma oddball uditivo passivo in topi C56Bl/6 sani hanno costituito l’oggetto del primo studio presentato nella tesi. Le componenti evocate mostrano lo stesso ordine di polarità descritto in uomo e ratto ma con latenze più brevi, differenza probabilmente determinata dalle diverse dimensioni dell'encefalo. A differenza delle componenti precoci, la componente P3 è risultata sensibile alla probabilità di presentazione dello stimolo; in particolare è stata osservata una riduzione all'aumentare della probabilità di presentazione dello stimolo. Inoltre, le EROs associate alla componente P3 risultano essere simili a quelle umane in termini di evoked power e di phase-locking index (PLI). I dati sperimentali qui presentati indicano, quindi, che la componente P3 nel modello murino presenta caratteristiche simili alla componete P300 umana in termini di elaborazione dello stimolo.2) La seconda parte della tesi è focalizzato sullo studio dei topi TASTPM, un modello sperimentale di roditore della malattia di Alzheimer. In particolare, lo studio delle AERPs, delle EROs, e più in generale dell'EEG, hanno mostrato un incremento nella latenza della componente P3 e una riduzioni nell’ampiezza delle componenti N1, P2, e P3 durante l’elaborazione dello stimolo target. Inoltre, i dati neurofisiologici hanno mostrato un incremento dell’attività delta e theta pre-stimolo associato ad una scarsa sincronizzazione dopo lo stimolo target, indici di un deficit nella connettività tra le regioni frontale e parietali, e uno scarso aumento di potenza theta con lo stimolo target. Inoltre, sono state osservate alterazioni elettroencefalografiche a carico del sonno non-REM, quali l’aumento del potere di theta, alpha e beta. Questi risultati supportano l'ipotesi che nel modello sperimentale di topo transgenico TASTPM della malattia di Alzheimer, EEG, AERPs ed EROs potrebbe essere utilizzato come biomarker in quanto riflettono alterazioni dei circuiti neuronali tipici della malattia.3) Nel terzo studio sperimentale della tesi sono state studiate le interazioni tra la corteccia somatosensoriale e i diversi nuclei del talamo, che costituiscono il sistema cortico-talamo-corticale, nel modello di ratto WAG / Rij mediante potenziali evocati elettrici. I dati dello studio hanno mostrato che i nuclei talamici appartenenti alla rete somatosensoriale e alla rete limbica hanno patterns di risposte evocate intensità-dipendente. In particolare, sono state osservate risposte molto diverse tra la parte rostrale e caudale del nucleo reticolare del talamo. Tali risposte evocate riflettono la diversa interazione della corteccia somatosensoriale ipereccitabile con questi circuiti ed indicano, inoltre, che parte caudale e rostrale del nucleo talamico reticolare possono giocare ruoli diversi nel mantenimento delle scariche di onde durante il sonno.4) Nella quarta parte sper
- Product ID:
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91708
- Handle IRIS:
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11562/939616
- Last Modified:
-
November 3, 2022
- Bibliographic citation:
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