La strategia nazionale a sostegno del settore vitivinicolo impone un modello di attuazione capace di sostenere la realizzazione di interventi che possano contribuire, in linea con gli orientamenti della Politica Agraria Comunitaria, al miglioramento della redditività e della performance competitiva del settore, guardando però sempre di più alle esigenze di tutela dell'ambiente e delle risorse naturali (tra le quali il suolo), del contenimento delle emissioni climalteranti, della promozione della bioeconomia, della tutela della biodiversità e della valorizzazione del paesaggio. Aumentare lo stock di carbonio nell'agroecosistema vigneto, magari riutilizzando biomasse di scarto, ben risponde a tali orientamenti in quanto, oltre a preservare/migliorare la fertilità dei suoli in un’ottica di economia circolare, promuoverebbe la biodiversità degli stessi e ne incrementerebbe il potenziale di mitigazione del cambiamento climatico.
Tale aspetto diventa fondamentale per definire le strategie e le politiche di adattamento, dovendo esse affrontare i potenziali impatti sia nel breve che nel lungo termine; solo un’approfondita conoscenza sia degli stock di carbonio che della loro reale vulnerabilità in pieno campo potrebbe quindi risultare efficace. Inoltre, la maggior parte degli studi che affrontano gli impatti futuri sugli stock di carbonio organico e le potenziali strategie di adattamento si basano su modelli; al contrario, nell’ambito del presente progetto, la complessa interazione tra la simulazione di scenari di cambiamento climatico (+ ~2°C) e la ridistribuzione del carbonio tra i diversi pool, così come le variazioni delle comunità microbiche coinvolte, verranno valutate in pieno campo.
Le aree di studio sono dislocate in 3 diverse zone a vocazione vitivinicola del Veneto (Negrar di Valpolicella, Lonigo ed Albaredo d’Adige) e costituiscono dei veri e propri Living Labs.
I risultati di questo progetto verranno tradotti, su scala aziendale piuttosto che di macroregione, in una valutazione economica del carbonio stoccato dai suoli, il che contribuirà alla creazione di modelli utili nella progettazione di politiche agro-ambientali previste nei Piani di sviluppo Rurale, ovvero alla definizione di schemi di remunerazione per le pratiche di carbon farming in funzione della sua reale permanenza nel suolo.
Research areas involved in the project | |
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Produttività delle piante coltivate, Chimica e biologia del suolo, Biologia vegetale applicata
Biogeochemistry, biogeochemical cycles, environmental chemistry (DBT) |
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Biodiversità ed Ecologia
Biogeochemistry, biogeochemical cycles, environmental chemistry (DBT) |
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