JP2014 - BIOPULITURA DELLE OPERE IN PIETRA MEDIANTE UN UTILIZZO COMBINATO DI CEPPI MICROBICI DEGRADATORI DI IDROCARBURI E BATTERI SOLFATORIDUTTORI

Data inizio
1 febbraio 2015
Durata (mesi) 
36
Dipartimenti
Biotecnologie
Responsabili (o referenti locali)
Vallini Giovanni
Parole chiave
JOINT PROJECT, BIOCLEANING, CULTURAL HERITAGE, PAH-DEGRADING MICROORGANISMS, MONUMENTAL STONE SURFACES, SULFATE-REDUCING BACTERIA

PREMESSA
I microrganismi possono essere validi strumenti per il recupero e la conservazione delle opere d'arte in pietra e dei monumenti architettonici. La biopulitura e la biocementazione hanno dimostrato di essere processi virtuosi nel contrastare il deterioramento del patrimonio culturale. Di fatto, i microbi presentano vantaggi rispetto alla stuccatura con malta o con altri materiali, ai trattamenti chimici e all'uso di formulazioni enzimatiche sia nel consolidamento che nella pulizia dei manufatti lapidei. L’impiego di sistemi biologici può evitare il ricorso a tecniche di restauro improprie e a metodi di pulizia aggressivi. L'approccio biotecnologico al restauro del patrimonio monumentale/architettonico si è già dimostrato sin qui capace di risolvere una serie di problemi riconducibili a patine biologiche, croste nere e concrezioni di sali minerali. Poiché le attività antropiche - principalmente la combustione di combustibili fossili - sono responsabili del rilascio di idrocarburi - compresi quelli policiclici aromatici (IPA) - in atmosfera, i manufatti storico-artistici - in particolare nelle aree urbane - hanno subito nel tempo una drammatica esposizione a tali inquinanti.

OBIETTIVI
Coerentemente con queste considerazioni, il presente Progetto mira a perfezionare una procedura di biopulitura finora inesplorata basata sul trattamento in sequenza delle opere d'arte in pietra con microrganismi IPA-degradatori per la rimozione della componente idrocarburica dalle croste superficiali, seguiti dall'applicazione di batteri solfato-riduttori (SRB) per la deposizione di calcite.

PROCEDIMENTO
L'elemento di assoluta novità insito nel protocollo di biopulitura proposto consiste nella rimozione di IPA durante una preliminare fase di trattamento aerobico prima dell'applicazione di SRB da sfruttare anche per la potenziale capacità di degradare ulteriormente gli idrocarburi in condizioni anaerobiche sulfidogeniche, coincidenti con il contesto favorevole alla trasformazione del gesso in calcite.
I siti di restauro presso i quali verrà messa in atto la sperimentazione e l’applicazione a livello pre-industriale della procedura di biopulitura e carbonatogenesi microbiologicamente indotta oggetto della presente proposta saranno i seguenti:
  1. Villa Motterle Zileri – Monteviale (VI) - Villa del 1564 con cicli decorativi lapidei e policromi, tra i quali il ciclo di affreschi e stucchi nel salone principale e nello scalone d’ingresso eseguito da G.B. Tiepolo;
  2. Palazzo Garzoni Moro - Canal Grande, Venezia – Complesso risalente al 1500 di due edifici accorpati, con cicli decorativi lapidei e policromi;
  3. Loggia di Asolo (TV) - Ciclo di affreschi del 500 e decorazioni lapidee (www.operarestauro.it).

MAIN PARTNER
Opera S.r.l.

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Giovanni Vallini
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Microbiology

Attività

Strutture

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