PREMESSA
Uno dei problemi più sentiti dall’industria vinicola è la formazione di precipitati di natura proteica nei vini bianchi, che rendono invendibile il vino stesso. Al momento, le proteine responsabili dell’instabilità proteica del vino sono rimosse attraverso l’impiego di bentonite, un minerale argilloso dalla carica netta negativa, in grado di legare le proteine del vino dalla carica positiva. Recentemente, è stata portata alla luce la rilevanza della struttura mesoporosa della bentonite nell’interazione con le proteine del vino (domanda di brevetto d’invenzione n. VR2014A000205 del 07/Agosto/2014).
OBIETTIVI
In linea con questa scoperta, abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sui materiali dalla superficie mesoporosa come composti alternativi alla bentonite per la stabilizzazione dei vini bianchi.
PROCEDIMENTO
In particolare, in questo progetto verrà impiegata la silice mesoporosa (i.e. SBA-15). Questo materiale, di facile sintesi, possiede proprietà facilmente modificabili quali: dimensione e volume dei pori ed area superficiale. SBA-15 possiede una ottima stabilità sia termica che idrotermica ed i pori possono essere regolati facilmente, per via sintetica nell’intervallo 3-30 nm. Data la importanza delle interazioni elettrostatiche nel processo di rimozione proteica, la silice mesoporosa sarà inoltre funzionalizzata chimicamente sulla superficie attraverso l’ancoraggio di gruppi funzionali che al pH del vino siano carichi negativamente(e.g. fosfati o solfonati). Tutte le siliche sintetizzate saranno testate per valutare la capacità di rimuovere le proteine che causano la instabilità proteica dei vini.
MAIN PARTNER
ENOLOGICA VASON
