Negli ultimi anni sono stati sviluppati numerosi sistemi basati sull’utilizzo delle piante per l’espressione di molecole di interesse farmaceutico. Tra i vari sistemi l’espressione di proteine di interesse farmaceutico nei semi presenta numerosi vantaggi, grazie alla naturale capacità di tali organi nell’accumulare proteine in volumi relativamente piccoli e in un ambiente in cui sono stabilmente protette dalla degradazione. Inoltre, i semi sono organi di accumulo particolarmente indicati nel molecular farming grazie alla loro capacità di conservare le proteine funzionali per lunghi periodi.
A tutt’oggi sono state utilizzate diverse strategie per l’espressione nei semi di proteine ricombinanti ad alti livelli, tra cui l’utilizzo di promotori e enhancher trascrizionali seme-specifici.
Nell’ambito di questo progetto la UR di Verona valuterà l’utilizzo delle sequenze regolative dei geni codificanti per le proteine seme-specifiche della Beta-faseolina e dell’arcelina 5-I del fagiolo comune (Phaseolus vulgaris) per la produzione delle proteine VP2 e VP5 in semi di piante transgeniche.
Per l’espressione delle proteine di interesse è stata scelta come pianta ospite Arabidopsis thaliana. Tale scelta è motivata dal fatto che esperimenti precedenti condotti presso il laboratorio della nostra UR dimostrano che in tale pianta si ottengono livelli di accumulo di proteine ricombinanti maggiori rispetto a quelli di Nicotiana tabacum e Petunia hybrida.
L’obiettivo specifico dell’UR Verona sarà quello di valutare l’espressione seme-specifica delle proteine VP2 e VP5 in piante di Arabidopsis thaliana transgeniche. Le piante esprimenti i più alti livelli di tali proteine verranno selezionate e successivamente incrociate. I semi delle piante derivanti da tale incrocio saranno utilizzati per la pianificazione di studi immunologici sul modello animale.
Le fasi cronologiche per raggiungere l’obiettivo specifico della UR Verona saranno le seguenti:
1)Costruzione di vettori per l’espressione seme specifica di VP2 e VP5;
2)Trasformazione stabile di piante di A. thaliana utilizzando i vettori realizzati;
3)Analisi molecolare e biochimica delle piante trasformate;
4)Incroci tra le linee esprimenti i più alti livelli di VP2 e VP5;
5)Studi immunologici nel modello animale utilizzando i semi esprimenti VP2 e VP5 ad alti livelli.