La sostenibilità in campo energetico sarà raggiungibile, nel prossimo futuro, attraverso una ricetta basata su tre elementi: l'uso di fonti fossili con sequestro di CO2,
il risparmio energetico e la produzione energetica da fonti rinnovabili, tutte in parti eguali. Con riferimento al terzo di questi aspetti, particolare significato acquisirà
la capacità di produrre dai rifiuti bio-combustibili gassosi caratterizzati da un elevato contenuto energetico. In quest'ottica, grande attrattiva riveste la possibilità di
produrre biogas arricchito in idrogeno attraverso un processo di digestione anaerobica a due stadi. Il prodotto finale è il bio-hythane, una miscela di gas in cui il
metano, il biossido di carbonio e l'idrogeno sono presenti, in proporzioni più o meno variabili, in rapporto: 50-60%, 35-45%, 5-10%.
Il presente studio si propone di ottimizzare un processo di digestione anaerobica a due stadi per il trattamento di biomasse di rifiuto dell'agro-industria (residui
vegetali) e residui dei processi fermentativi deputati alla produzione di bioetanolo e bio-butanolo, in cui la prima fase, deputata alla produzione di bio-idrogeno,
opererà in termofilia (55°C) o estrema termofilia (70°C), a carichi organici variabili e ridotti tempi di ritenzione idraulica, mentre la seconda fase, operante in
termofila e con tempi di ritenzione idraulica prolungati, sarà utilizzata per la metanogenesi vera e propria. La sperimentazione sarà condotta a scala pilota
trattando substrati reali. Sarà inoltre verificata la implementazione tra il processo proposto e quelli proposti dalla altre Unità Operative al fine di definire una
piattaforma per la produzione di bio-carburanti liquidi (bio-etanolo e bio-butanolo) e gasossi (idrogeno e metano) in cui i secondi sono prodotti attraverso la
digestione dei residui di fermentazione per la produzione dei primi.