Per visualizzare la struttura dell'insegnamento a cui questo modulo appartiene, consultare organizzazione dell'insegnamento
non richiesto
POLITICA E LEGISLAZIONE VITIVINICOLA COMUNITARIA MOD. II
Obiettivi formativi
Diritto ed economia si intrecciano in vario modo: il giurista non può limitarsi a coprire
Un ruolo di osservatore neutrale senza intendere le conseguenze che la norma crea nella realtà economica, se non vuole correre il rischio della marginalizzazione: L’economista non può sottrarsi alla necessità di considerare il fatto economico come risultato di una volizione e di una scelta, anche al fine di proporre gli opportuni adeguamenti dell’ordinamento in relazione all’evoluzione delle dinamiche economiche.
In un corso di "Politica e Legislazione Vitivinicola Comunitaria" la correlazione tra questi due aspetti della realtà si avverte con particolare intensità, sia per lo spirito "pragmatico" che anima il legislatore comunitario, sia per la "continua rincorsa" tra fatto e norma che è caratteristica saliente dell’ordinamento sovranazionale:
Il vino poi, che già di per sè è uno dei prodotti più complessi dell’agricoltura, ha sempre avuto dignità di speciale attenzione da parte del legislatore comunitario (a causa della composita esigenza di salvaguardare il reddito dei prodotti e di uniformare le regole di una pluralità di stati), sicchè è attivo oggi un articolato sistema normativo che condiziona ogni scelta produttiva e commerciale nel settore:
Chi si affaccia all’iniziativa economica nel settore enologico, tanto se intenda operare sul mercato interno tanto se si riprometta di varcarne i confini, deve avere sicura padronanza non solo dei fatti che presiedono alle sue origini e dei valori che ne indirizzano gli scopi, ma anche degli istituti positivi che lo governano e dei limiti che sono imposti per finalizzare in un ottica collettiva la naturale inclinazione speculativa dell’attività economica:
Questo corso accademico si ripromette di raggiungere siffatti obiettivi e, peculiarmente per ciò che concerne l’aspetto della legislazione, non intende limitarsi all’analisi ed alla comprensione del nudo dato di diritto positivo, ma aspira ad allargare lo spettro dell’analisi alle ragioni storiche che lo hanno generato, agli scopi che con esso l’ordinamento intende ottenere, alle conseguenze economiche che sono destinate a derivarne.
Tanto più è imprescindibile un’analisi a largo spettro, in considerazione del fatto che il vino è oggi coinvolto in un vero e proprio confronto internazionale e tende ad assumere non solo i consueti connotati di prodotto agricolo ma anche di prodotto industriale, specie per le politiche di marketing che tendono a collegarlo con il marchio di impresa più che con la sua origine, sicchè poi le spinte che promanano da queste dinamiche si riverberano sulla legislazione.
Chi si accinge ad operare sul mercato deve, perciò, essere in grado di tenere conto del dato positivo ai fini delle proprie scelte e, specialmente, del dato positivo che promana dalle istituzioni dell’Unione europea, che oggi non si pone più "accanto" ma "al di sopra" della disciplina nazionale, chiamata solo a conformarvisi.
In questa intricata situazione, è compito del docente offrire agli allievi chiari punti di riferimento, per consentire a quelli di non smarrirsi quando saranno lasciati ad un cammino solitario ed autonomo.
Programma
1)ELEMENTI DEL DIRITTO COMUNITARIO
Le istituzioni e gli strumenti normativi
L’agricoltura nel trattato
La libertà di circolazione delle merci
La tutela della libera concorrenza
La giurisdizione comunitaria
La norma comunitaria come fonte di diritto dell’economia
Autonomia e specialità del diritto agrario comunitario
L’adeguamento del diritto italiano al diritto comunitario
Disciplina comunitaria e sistema vinicolo italiano
Regolamenti comunitari e sanzioni
2) DISCIPLINA DELLA PRODUZIONE E DELLA COMMERCIALIZZAZIONE
Limiti alla riconversione e ristrutturazione dei vigneti
Disciplina dei vini ottenuti da uve da mensa
Le definizioni
La dichiarazione di raccolta, di produzione e di giacenza
Il registro generale di carico e scarico
Il documento di accompagnamento
Designazione e presentazione dei prodotti: l’etichetta come veicolo pubblicitario e come fonte di informazione
Contenitori per il consumo diretto
Vendita diretta da parte dei produttori agricoli
Le norme igieniche
La certificazione ISO 9000
La sicurezza dei luoghi di lavoro
La gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
La professione di enologo
3) VINI DI QUALITA’ PRODOTTI IN REGIONE DETERMINATA E TUTELA DELLE DENOMINAZIONI D’ORIGINE
Cenni sull’evoluzione degli strumenti di tutela
Oggetto della tutela e classificazione generale
Le denominazioni di origine controllate e garantite
La zona di produzione e le sottozone
Zone di vinificazione
Menzioni particolari
Le indicazioni geografiche tipiche
Scelte di vendemmia e scelte di cantina
Declassamento
Decadenza di denominazione
Revoca del riconoscimento
I disciplinari di produzione
Albo degli imbottigliatori
Procedure per il riconoscimento
Controllo dell’esportazione
Gli adempimenti per il legittimo uso della denominazione
Modifica dei disciplinari
Il comitato nazionale
Consorzi volontari di tutela
Consigli interprofessionali
Designazione e presentazione dei vini a denominazione d’origine
Recipienti
Denominazione, nomi di ditte e marchi
Vini frizzanti
Vini liquorosi
Vini spumanti
Vini aromatizzati
Concorsi enologici
Sanzioni
Disposizioni transitorie
L’imbottigliamento dei vini d’origine in zona delimitata
4) CONTESTAZIONE DELLE VIOLAZIONI E MODALITA’ DI DIFESA
La normativa penale codicistica in materia agroalimentare
La normativa speciale in materia agroalimentare
L’influenza del diritto comunitario sulla normativa penale agroalimentare
Dalla sanzione penale alla sanzione amministrativa
Effetti della depenalizzazione sul sistema normativo vitivinicolo
Principio della specialità
Connessione tra illecito amministrativo e reato
Concorso di più violazioni
Continuazione nell’illecito
Legge successiva più favorevole
Accertamento
Prelevamento dei campioni
Contestazione
Revisione d’analisi
Sequestro cautelativo
L’attività difensiva in sede amministrativa
L’ingiunzione
Opposizione giudiziaria
Il pagamento delle penalità
Responsabilità dell’imprenditore per il pagamento della sanzione
Prescrizione ed estinzione della pena
Sanzioni accessorie
La frode tossica e la chiusura dello stabilimento
Indebita riscossione di aiuti comunitari
Il controllo dell’erogazione degli aiuti e le sanzioni contro le frodi
Le responsabilità del produttore agricolo per il prodotto difettoso
I rapporti tra la disciplina nazionale e quella comunitaria in materia di sicurezza generale dei prodotti.
Orale.
******** CSS e script comuni siti DOL - frase 9957 ********p>