Veronica Consoli si aggiudica il premio Gian Pietro Ballatore

Giovane neolaureata Univr premiata per la migliore tesi di laurea magistrale nelle scienze del suolo

Forse solo gli addetti ai lavori sanno che, dopo gli oceani, i suoli sono il maggior serbatoio di carbonio a livello globale, e che il cambiamento climatico in atto li sta trasformando in sorgenti di gas serra. Tale fenomeno è particolarmente avvertito in Antartide, dove il graduale ma costante scongelamento del permafrost risulta nel rilascio in atmosfera di una grande quantità di gas clima alteranti. E sono proprio i deserti freddi antartici al centro della ricerca che ha permesso a Veronica Consoli, neolaureata magistrale in Biotecnologie per le biorisorse e lo sviluppo ecosostenibile, di ricevere un prestigioso riconoscimento a livello nazionale.

Durante il 44esimo Congresso della Società italiana della scienza del suolo (Siss), che si è svolto a Portici dall’11 al 12 dicembre, Veronica Consoli ha ricevuto il premio “Gian Pietro Ballatore”, riconoscimento assegnato ogni due anni alla migliore tesi nelle scienze del suolo.

La tesi, dal titolo “Soil organic carbon and microbial community distribution in permafrost soils from Antarctica”, è stata condotta sotto la supervisione del professor Claudio Zaccone, e ha avuto come obiettivo principale il comprendere l’origine delle emissioni anomale registrate nei cosiddetti deserti freddi antartici, distinguendone il contributo biologico da quello geogenico. I risultati ottenuti aiuteranno a meglio comprendere il contributo dei suoli antartici al cambiamento climatico.

“Il premio ricevuto da Veronica è un importante riconoscimento che premia non solo il suo lavoro, ma anche la sua curiosità e la capacità di approcciare e integrare con entusiasmo discipline molto diverse tra loro, quali chimica del suolo, geologia, microbiologia e bioinformatica – sottolinea Zaccone –Lasciatemi inoltre dire che tale premio è una soddisfazione per tutto il gruppo di ricerca di Chimica del suolo e delle biomasse che coordino e che, pur essendo molto piccolo, è in grado di esprimere una ricerca di qualità”.