Politica e legislazione vitivinicola comunitaria (2006/2007)

Corso disattivato non visibile

Codice insegnamento
4S00234
Crediti
6
Coordinatore
Diego Begalli
L'insegnamento è organizzato come segue:
Modulo Crediti Settore disciplinare Periodo Docenti
Politica vitivinicola comunitaria 3 AGR/01-ECONOMIA ED ESTIMO RURALE II° semestre Diego Begalli
Legislazione vitivinicola comunitaria 3 IUS/03-DIRITTO AGRARIO II° semestre Giuseppe Caracciolo

Obiettivi formativi

Mod.: Politica
Guida alla comprensione delle cause e degli effetti che presiedono alla evoluzione della legislazione comunitaria nel settore vitivinicolo.
Rilievo del ruolo svolto dalla legislazione nazionale
Analisi delle vecchie e nuove funzioni attribuite ai Consorzi di Tutela e analisi critica
Mod.: Legislazione
a)descrivere l'organizzazione dell’Ordinamento comunitario per chiarire le modalità di interrelazione con quello italiano
b)consentire l’acquisizione degli istituti di base dell’ordinamento italiano nel settore agricolo.
c)offrire una panoramica delle discipline giuridiche e con le quali l’impresa agricola è tenuta a misurarsi.
d)fissare le regole che presiedono alla produzione ed alla commercializzazione dei prodotti vinicoli e che ne tutelano le caratteristiche.
e)introdurre alla comprensione delle situazioni che possono venirsi a creare per effetto delle relazioni che l’imprenditore è tenuto ad instaurare con gli organi della P.A. e della Giurisdizione.

Programma

Modulo: Politica vitivinicola comunitaria
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Gli organi dell’UE, le procedure decisionali e il dialogo Commissione-Consiglio per il settore vitivinicolo.
Il disegno della Politica Agraria Comune (PAC): la politica dei prezzi e quella strutturale.
L’organizzazione comune di mercato del settore vitivinicolo dall’entrata in vigore del Trattato di Roma all’accordo di Dublino: i regolamenti comunitari n. 24 del 1962 e n. 816 e 817 del 1970.
La riforma dell’organizzazione comune di mercato per il vino del 1987. I regolamenti comunitari n. 822 e 823 del 1987: obiettivi, principi ed applicazione.
Agenda 2000 e la riforma dell’organizzazione comune di mercato del settore vitivinicolo. Il regolamento comunitario n. 1493 del 1999: la gestione del potenziale produttivo, i meccanismi di mercato, le associazioni di produttori e gli organismi di filiera, i vini di qualità provenienti da regioni determinate (VQPRD), le pratiche e i trattamenti enologici, la designazione, la denominazione, la presentazione e la protezione dei vini, il regime degli scambi con i paesi terzi.
La disciplina delle denominazioni di origine in Italia. La legge n. 164 del 1992: definizione, caratteri ed utilizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche, il disciplinare di produzione, il riconoscimento giuridico e la sua revoca. Esigenze di riforma della legge n. 164 del 1992.
Funzioni dei Consorzi di Tutela e Valorizzazione delle denominazioni di origine (DOC, DOCG) e delle indicazioni geografiche tipiche (IGT). Problemi aperti dalla legge erga omnes, D.M. 29 maggio 2001.


Modulo: Legislazione vitivinicola comunitaria
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Chi si affacci all’iniziativa economica nel settore enologico, tanto se intenda operare sul mercato interno tanto se si riprometta di varcarne i confini, deve avere sicura padronanza non solo dei fatti che presiedono alle sue origini e dei valori che ne indirizzano gli scopi, ma anche degli istituti positivi che lo governano e dei limiti che sono imposti per finalizzare in un ottica collettiva la naturale inclinazione speculativa dell’attività economica.

Il corso è improntato al conseguimento dei seguenti obiettivi:
a) descrivere per elementi la organizzazione dell’Ordinamento comunitario onde chiarire poi le modalità di interrelazione con quello italiano, nell’ottica della competenza a disciplinare il settore di materia che qui interessa.
b) consentire all’allievo l’acquisizione degli istituti di base dell’ordinamento italiano nel settore agricolo.
c) offrire una panoramica delle discipline giuridiche che si intrecciano nel settore agricolo e con le quali l’impresa agricola è perciò tenuta a misurarsi.
d) fissare le regole specifiche che presiedono alla produzione ed alla commercializzazione dei prodotti vinicoli e che ne tutelano le caratteristiche.
e) introdurre l’allievo alla comprensione delle situazioni che possono venirsi a creare per effetto delle relazioni che l’imprenditore del settore vinicolo è tenuto ad instaurare con gli organi della Pubblica Amministrazione e della Giurisdizione.

Modalità d'esame

Modulo: Politica vitivinicola comunitaria
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Orale.


Modulo: Legislazione vitivinicola comunitaria
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L’esame si svolge con modalità esclusivamente orale.
Il voto di profitto è determinato dall’esito complessivo dalla valutazione data dai docenti dei due “moduli” di cui la materia si compone.

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