Borsa Marie Curie 2017 per il Dipartimento di Biotecnologie

Borsa Marie Curie 2017 per il Dipartimento di Biotecnologie
  dal 16/02/17 al 28/02/17
Biotecnologie è uno dei tre dipartimenti dell’università di Verona ad aver ricevuto una borsa Marie Curie nel 2017.
Il progetto è finanziato dalla Comunità Europea all’interno del programma Horizon 2020, con una azione di supporto individuale, Marie Skłodowska Curie Intra-European Fellowship, che premia Zofia Iskierko, ricercatrice all’Institute of Physical Chemistry di Varsavia (Polonia) e le permetterà di lavorare con la professoressa Alessandra Maria Bossi nel Laboratorio di Stampo Molecolare del dipartimento di Biotecnologie.
 
Zofia Iskierko si occupa di progettazione e sviluppo di sensori chimici basati su polimeri a stampo molecolare (MIP) con particolare competenza nel rilevamento di composti nocivi per la salute. Si è laureata in chimica in Polonia, all'Accademia Militare di Tecnologia di Varsavia e all’Istituto Marie Curie-Sklodowska a Lublino. Attualmente svolge la sua ricerca all'Istituto di Chimica Fisica della Polish Academy of Science di Varsavia.
 
Il progetto finanziato, dal titolo “Gluten Epitope Molecularly imprinted polymer Sensor (GEMS)” prevede lo sviluppo di un sensore portatile per la determinazione di glutine in alimenti.
L’1-2% sulla popolazione europea è affetta da celiachia, con una stima di costi diretti sulla sanità di circa 3 miliardi di euro/anno. In Italia la celiachia è diagnosticata con frequenza di 1 persona ogni 100, con prevalenza in soggetti femminili.
Il termine "celiachia" indica un'intolleranza permanente al glutine del sistema immunitario. Nei celiaci l’assunzione di glutine scatena reazioni autoimmuni con infiammazione della mucosa intestinale e successiva atrofia dei villi.
La cura del soggetto celiaco non prevede farmaci, ma consiste nell’osservare una rigorosa dieta senza glutine a vita.
Pertanto, disporre di metodi di misurazione autonomi, portatili, progettati specificamente per  segnalare a chi li usa che l’alimento è senza glutine, risponde alla necessità di offrire prospettive di sicurezza alimentare a chi soffre di questa malattia cronica.  
 
Per portare a termine tale  obiettivo, verrà sviluppato un sensore portatile per il glutine, basato su una unità di riconoscimento polimerica, grazie alla tecnologia dei polimeri a stampo molecolare (MIP), e ad un trasduttore elettrochimico.
 
Saranno sintetizzati elementi di riconoscimento MIP, in grado di riconoscere e legare specifiche sequenze peptidiche (epitopi) delle proteine principalmente coinvolte nell’attivare reazioni autoimmuni nei celiaci. Successivamente saranno preparati elettrodi-MIP portatili e verranno studiate le prestazioni del sensore, sia in modelli che in campioni reali.
 
Risultati attesi: la ricerca porterà a costruire il prototipo del sensore per il glutine.

 

Organizzazione

Strutture del dipartimento

Condividi